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Riapertura dei Punti nascita
nelle aree montane, Fabriano chiede
rinvio udienza al Consiglio di Stato

SANITA' - L'appello alla sentenza del Tar in discussione domani a Roma. L'istanza è stata formulata ai giudici di Palazzo Spada da tutte le parti in causa, Regione, Comune e Asur, per dare tempo all'assessore Saltamartini di valutare l'ipotesi di rendere di nuovo operativa la sala parto dell'ospedale 'Profili'

I sindaci presenti ad una delle manifestazioni di protesta per la chiusura del Punto nascita del Profili, nel 2019

 

 

La Regione Marche sta valutando concretamente la riapertura dei punti nascita nelle aree montane e in questa prospettiva insieme al Comune di Fabriano e all’Asur, ha chiesto al Consiglio di Stato di rinviare l’udienza d’appello fissata per domani, 18 marzo, a Roma per discutere il ricorso presentato dall’amministrazione comunale fabrianese proprio con la finalità di far tornare operativo il reparto di Ostetricia dell’ospedale ‘Profili’, smantellato a febbraio del 2019. La sentenza del Tar Marche, l’anno scorso aveva ritenuto legittima la decisione della Regione di spegnere le luci della sala parto dell’ospedale fabrianese per il numero di parti inferiore ai 500 l’anno. Nei giorni scorso i sindaci dell’area montana, le associazioni del territorio e lo stesso vescovo avevano inviato una lettera al goverantore delle Marche, Francesco Acquaroli e allo stesso assessore Saltamartini per rimarcare il «lento ma progressivo impoverimento dell’ospedale» di Fabriano anche per la carenza di personale, chiedendo di valutare la possibilità e l’opportunità di giungere ad una decisione per la riapertura e mantenimento del Punto nascita e di Pediatria, reparto riconverttito ad ambulatorio dal 2019, proprio in vista dell’imminente pronunciamento dei giudici di Palazzo Spada.

«Punto nascita, inizia l’attesa. Non è l’attesa dell’esito dell’udienza che doveva esserci domani al Consiglio di Stato ma l’attesa per conoscere la decisione del Consiglio di Stato sulla richiesta di rinvio che è stata formulata congiuntamente da Comune, Regione e Asur.- fa sapere il sindaco Gabriele Santarelli, stasera in un post – Stamattina sono stato contattato dall’assessore regionale Filippo Saltamartini che mi ha chiesto di valutare questa possibilità per consentire alla Regione di approfondire l’ipotesi di riapertura dei punti nascita nelle aree montane. Una discussione che è sul tavolo dell’accordo Stato-Regioni e che la Giunta regionale parrebbe seriamente disposta a prendere in considerazione. Ce lo aveva già detto anche la consigliere regionale Simona Lupini nei giorni scorsi che si stava aprendo tale possibilità che a questo punto diventa molto plausibile». Oggi comunque il sindaco di Fabriano è stato impegnato nel coordinare l’avvocatura comunale con quella della Regione e dell’Asur tenendo i contatti con l’assessore e il segretario generale della Regione «per trovare la formula più corretta per la richiesta di rinvio. Aver formulato una richiesta congiunta è un ottimo risultato.- spiega – È stata una corsa contro il tempo che spero porti i frutti sperati. Restiamo convinti delle ragioni che ci hanno portato a rivolgerci al Consiglio di Stato ma abbiamo voluto cogliere l’apertura della Regione e la disponibilità dell’Asur. Se dovesse andare come speriamo, ma anche se qualcosa dovesse andare storto, da domani con questa volontà della Regione potrebbe partire una nuova storia».

 



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