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Riapertura Punti nascita:
sì alla mozione M5S, Chiara Biondi
pronta a sensibilizzare il Governo

FABRIANO - In Consiglio regionale passa a maggioranza con l'astensione del Pd la proposta della consigliera pentastellata Simona Lupini per la riattivazione del reparto di Ginecologia all'ospedale 'Profili'. Anche la consigliera leghista in aula ha sostenuto che «la Costituzione e le norme vigenti ci consentirebbero già di lavorare alla riprogrammazione di un sistema di servizi equo per la comunità montana»

 

La protesta del 2019 per la chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Fabriano

 

 

«La Regione pronta a sensibilizzare il governo verso quello che la Costituzione, la volontà di rilancio dei territori montani, i dati oggettivi ed il buonsenso ritengono indispensabile: riattivare il punto nascita di Fabriano». A dichiararlo è stata la consigliera della Lega Chiara Biondi nell’intervento nella seduta odierna del consiglio regionale si è espressa a favore sulla mozione del Movimento 5 Stelle presentata durante i lavori in video conferenza dalla consigliera Simona Lupini “Iniziative rivolte al Governo per la revisione dei criteri per la riorganizzazione dei Punti Nascita e la valutazione di nuovi protocolli di sicurezza per i Punti Nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti annui”. La mozione, a firma delle consigliere pentastellate Simona Lupini e Marta Ruggeri, è stata approvata con 21 voti a favore e 9 astenuti. E’ passata quindi a maggioranza con l’astensione in sede di voto dei democrat.

Matteo Salvini con Chiara Biondi, consigliera regionale fabrianese

«La volontà di garantire la salute della donna e del bambino che ha determinato la scelta di chiudere i punti nascita al di sotto dei 500 parti all’anno non ha portato i risultati sperati, non foss’altro per gli spostamenti a cui sono obbligate le partorienti su tragitti tutt’altro che agevoli. – prosegue Chiara Biondi nella sua nota – Non c’è stato nemmeno un risparmio di risorse visto l’incremento esponenziale della mobilità passiva verso l’Umbria. Nel 2019 su 171 nuovi fabrianesi, ben 141 sono nati nell’ospedale umbro di Branca con un evidente aggravio di costi per la Regione – ha spiegato nei dettagli la consigliera leghista – Senza contare che non ha senso parlare di lotta allo spopolamento e rilancio delle aree montane quando, nei fatti, le si svuota di servizi sanitari e socio-assistenziali adeguati. Le norme vigenti ci consentirebbero già di lavorare alla riprogrammazione di un sistema di servizi equo, radicato nelle comunità locali e rispettoso delle esigenze della composizione del territorio ed è in questa direzione che vogliamo andare».

Un protesta per la soppressione del Punto Nascita e il ridimensionamento del reparto di Pediatria davanti all’ospedale Profili

Biondi cita in proposito la Costituzione agli articoli 32 (diritto alla salute) e 44 (provvedimenti a favore delle zone montane), lo statuto regionale che, negli articoli 4.7, e 36.5, persegue l’obiettivo del riequilibrio territoriale riconoscendo come finalità di preminente interesse la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo delle aree montane ed interne.«Terremoto, pandemia, crisi economica sono già fattori che possono segnare irrevocabilmente il destino dell’area montana: non ha senso alimentare il disagio e la sfiducia dei giovani che costituiscono la speranza di futuro del territorio – ha concluso la consigliera Biondi – Il punto nascita dell’Ospedale di Fabriano non solo ottimizza le distanze rispetto ad un bacino di utenza di oltre 30 Comuni, ma dispone già di una parte essenziale della filiera parto: una Uos di Ginecologia, una Uoc di Anestesia e Rianimazione che vanta prestazioni di alto livello e una di Otorinolaringoiatria con specifico interesse per le patologie pediatriche. Il recente stanziamento di 12 milioni di euro nel piano triennale delle opere pubbliche per l’ampliamento e la messa in sicurezza dell’ospedale fabrianese consentirà di potenziare la struttura con un nuovo blocco operatorio e di compiere il definitivo passo verso la ridefinizione della sanità in funzione del servizio ai cittadini che è alla base del programma della giunta di centrodestra».

Il sindaco Santarelli e la consigliera regionale Lupini

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli (M5S), che ha seguito la discussione dell’Assemblea legislativa delle Marche da remoto pone l’accento invece sul voto di astensione del Pd sulla mozione per rimettere in diuscussione la chiusura del Punto nascita dell’ospedale ‘Profili’. «Ho seguito tutto il dibattito, nei loro interventi sono stati sconcertanti. Ora troveranno sicuramente qualche scusa, per cui vi invito a rivedere la seduta del Consiglio regionale di oggi. Come al solito le chiacchiere stanno a zero» srive in un post sui social.

Il voto del consiglio regionale, oggi pomeriggio, sulla mozione M5S sulla riapertura dei punti nascita



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