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Attrezzature logore e stipendi tagliati,
i lavoratori di Aerdorica:
«Vogliamo incontrare Ceriscioli»

SANZIO - Il grido di alcuni dipendenti che hanno voluto affidarsi all'avvocato Corrado Canafoglia dell'Unione Nazionale Consumatori per cercare di uscire da una situazione di impasse che sembra non avere fine. Nel caso non mutasse nulla, sono pronti a presentare un esposto in procura. Il 14 giugno scadono i termini per presentare al tribunale il piano di risanamento

La protesta dei lavoratori di Aerdorica con l’avvocato Canafoglia

 

Pneumatici dei mezzi aeroportuali logori, soffitti fatiscenti, assenza di un progetto di rilancio concreto e continui tagli agli stipendi. Sono queste le situazioni critiche descritte da alcuni lavoratori di Aerdorica, società che gestisce l’aeroporto Raffaello Sanzio, che hanno voluto affidarsi all’Unione Nazionale Consumatori per vedere tutelati i lori diritti e cercare una soluzione per uscire da un tunnel che sembra essere senza via d’uscita. Questa mattina, davanti all’aeroporto, è andata in scena una protesta pacifica con tanto di cartelloni dove alcuni addetti (sono 48 su 96 quelli che si sono rivolti all’UNC) hanno espresso tutta la loro frustrazione per l’impasse dove è caduto il Sanzio. A sostenere la loro voce, l’avvocato Corrado Canafoglia. “I dipendenti di Aerdorica sono esausti” ha detto il legale. “Vogliamo un incontro con il governatore Luca Ceriscioli per capire quel futuro spetta all’aeroporto e se esiste un progetto di rilancio”. I lavoratori vorrebbero avviare “una trattativa che non sia solo diretta alla tutela delle legittime istanze economiche quali dipendenti, ma che sia finalizzata a partecipare attivamente alla individuazione ed esecuzione  di un reale piano industriale e strategico volto a modificare l’attuale condizione dell’aeroporto”.  Nel caso la voce dei lavoratori rimanga inascoltata, partirà un esposto in procura “per chiedere alla magistratura di accertare se esistono responsabilità in capo a tutti gli amministratori che da anni si sono susseguiti alla guida della società , agli organi di controllo esterni ed interni alla società, nonché agli organi di controllo, ai dirigenti preposti ed agli amministratori politici della Regione Marche, socio pubblico di maggioranza, ed in particolare se sono state messe in atto tutte le azioni necessarie a contrastare l’attuale condizione economica- finanziaria – patrimoniale delle società oppure sono state tenute condotte che l’hanno aggravata”. L’intenzione dei lavoratori è anche quella di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale che riguarderà la possibile mala gestio dell’aeroporto negli anni.

La condizione dei simulatori di volo

La voce dei lavoratori si è anche soffermata, oltre che sul taglio degli stipendi, sulle reali condizioni in cui versa il Sanzio, a partire dallo stato dei macchinari e delle attrezzature utilizzate ogni giorno dagli operatori. Stando a quanto riportato dai dipendenti, le criticità riguardano, ad esempio, l’usura delle ruote dei mezzi  all’interno dell’aeroporto, lo stato in cui sono lasciati i simulatori di volo, i tergicristalli mancanti sui bus che dovrebbero portare i passeggeri dallo scalo fino all’aereo. “Non va dimenticato – afferma l’avvocato Canafoglia – che Aerdorica esercita un’attività di impresa pericolosa, che ha tra i suoi obiettivi la sicurezza dei passeggeri e tale stato di cose rischia di minare non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche dei passeggeri che transitano in aereoporto. Un piccolo esempio è dato dal bird control, che permette agli aerei in decollo ed in atterraggio di evitare di imbattersi in stormi di uccelli: tale servizio oggi non è continuo, così mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri”. Tra una settimana esatta, forse, verrà svelato il futuro di Aerdorica: il 14 giugno scadrà infatti la richiesta di concordato e la società attende una proposta d’acquisto. Potrebbe essere decisiva per il parere dell’Unione Europea sul fronte ricapitalizzazione dell’azienda.

 



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